Shakespeare my love

Tre opere di Shakespeare, tre diversi tipi di componimento – una commedia romantica, una commedia eufuistica e una tragedia lirica – in cui gli amori sognati, rincorsi e contrastati attraversano, segnano e determinano le vite dei personaggi e le vicende rappresentate. Tre testi e tre messe in scena da incontrare insieme agli “Amici della Luna e a Casa dello Spettatore. Per chi ama Shakespeare e per chi ancora non sa di amarlo.

Casa dello Spettatore curerà tre momenti dedicati al pubblico di Ruvo di Puglia e agli Amici della Luna in avvicinamento alla visione di tre opere in programma al Teatro Colmunale di Ruvo di Puglia. In collaborazione con La Luna nel Letto.

IL CALENDARIO

21 gennaio 2024 – Il mercante di Venezia
4 febbraio 2024 – Il sogno di Shakespeare
25 maggio 2024 – Romeo e Giulietta – Romeo și Julieta

GLI SPETTACOLI

IL MERCANTE DI VENEZIA

liberamente tratto da William Shakespeare, scritto da Stefania Marrone, musiche originali Fabio Trimigno, con Salvatore Marci, musicisti in scena Antonietta Pilolli (violoncello), Andrea Stuppiello (percussioni), Fabio Trimigno (violino), Giovanni Salvemini (voce e ukulele), tecnico di scena Bakary Diaby, realizzazione scena Luca Pompilio, spazio scenico e disegno luci Cosimo Severo, collaborazione al disegno luci Luca Pompilio, fonico Amedeo Grasso, regia Cosimo Severo

Un monologo a più voci, quasi un bilologo o un trilologo, in ogni caso un racconto, una storia d’amore e debiti. Due amici, una donna, un voto solenne, un prestito in denaro, una libbra di carne umana richiesta come penale, una punta di odio verso lo straniero che ha una cultura, delle abitudini e una religione diversa. Ci sono tutti gli ingredienti perché finisca in tragedia, ci sia legittimo spargimento di sangue e morti non accidentali. Ma questa è una commedia. I Lord Chamberlain’s Men – compagnia fondata subito dopo la peste da un grande attore figlio di un impresario teatrale, da un brillante e famoso comico e da uno scrittore che attraverserà i secoli e i continenti col soprannome di Bardo e il nome di Shakespeare – i Lord Chamberlain’s Men, dicevamo, hanno voglia di commedia. Si rischia di ridere in questa storia. L’ha scritta Shakespeare del resto!
E, come spesso accade nelle sue opere, al riso si arriva come una liberazione, come una risalita insperata dopo aver toccato il fondo dell’animo umano. Corre voce che la compagnia abbia avuto pressioni, che a Shakespeare sia stato chiesto di scrivere un’opera antisemita, per sostenere la campagna contro gli ebrei che all’epoca stava dilagando a Londra; il risultato è un’opera che mette a confronto due mondi diversissimi tra loro, dimostrando che sono uno lo specchio dell’altro, che l’odio non ha bisogno di una buona ragione e che, nel migliore dei casi, genera mostri.

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IL SOGNO DI SHAKESPEARE

regia Savino Maria Italiano, con Lidia Ferrari, Thilina Feminò, Ivano Picciallo, Zelia Pelacani, Pietro Quadrino, Piergiorgio Maria Savarese, Francesco Zaccaro, aiuto regia Olga Mascolo e Marta Franceschelli, musiche I Nuovi Scalzi, scene Alessandra Solimene, costumi Angela Troiani e Olga Mascolo, maschere Aliano e Stefano Perocco da Meduna, co-produzione I Nuovi Scalzi – Teatri di Bari

Il sogno di una notte di mezza estate è tra le opere più celebri e rappresentative del teatro di Shakespeare, in questo caso è la ripresa dell’opera originale per proporla in una realtà più vicina agli spettatori.
Un gruppo di artigiani s’incontrano in un bosco per preparare uno spettacolo per le nozze del Duca. Quegli artigiani siamo noi, la nostra compagnia che s’incontra in un luogo fuori dal teatro per preparare il Sogno di una notte di mezz’estate per un grande evento: l’incontro con il pubblico.
Un impedimento amoroso e un amore non corrisposto costringono quattro innamorati a fuggire dalla città per ritrovarsi in un bosco abitato da spiriti e fate.Il bosco, allegoria della vita, si scopre palcoscenico perfetto dove i personaggi fantastici Puck, Oberon e Titania possono divertirsi con i destini dei malcapitati. Come dèi con gli uomini o pupari con i loro pupi, gli abitanti del bosco muoveranno gli innamorati in un continuo e ripetuto scambio di ruolo prima di donar loro il giusto amore.
Una giostra che gira al limite tra amore e fantasia, sogno e realtà, attore e personaggio, che metterà tutti a nudo al termine della rappresentazione.

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ROMEO E GIULIETTA – ROMEO SI JULIETA

dall’opera di William Shakespeare, adattamento Michelangelo Campanale, regia e scene Michelangelo Campanale, luci Michelangelo Volpe e Michelangelo Campanale, con Catia Caramia, Dan Pughineanu, Maria Pascale, Camelia Pintilie, Salvatore Marci, Ovidiu Ușvat, Mircea Alexandru Băluță, Mihai Mitrea, Alex Popa, Andreea Hristu, Annarita De Michele, Andrea Bettaglio, Domenico Piscopo,  cura del movimento scenico Vito Cassano, cura del testo Katia Scarimbolo, assistente alla regia Annarita De Michele, direzione tecnica Michelangelo Volpe, tecnico di scena Antonio Longo, costumi Maria Pascale, cura del progetto Maria Rotar, cura della produzione Antonella Nitti e Delia Tondo, ufficio stampa Antonietta Magli e Serena Manieri, visual designer Mariagrazia Proietto, social media Paolo Paparella, produzione Compagnia La Luna nel Letto, Teatro Excelsior di Bucarest ed Emilia Romagna Teatro ERT, / Teatro Nazionale

Due fazioni, due mondi diversi che si confrontano, sono il cuore e la meraviglia del testo di Shakespeare.
Lo spettacolo: un rito in un luogo sacro, una chiesa e un enorme Cristo che guarda dall’alto gli eventi, fino alla propria distruzione.
I Capuleti sono italiani, i Montecchi rumeni. Culture che si incontrano e scontrano, su una linea molto sottile e fragile di integrazione e disintegrazione reciproca.
In Romeo e Giulietta (Romeo și Julieta) l’uomo con i suoi preconcetti, con i suoi giudizi, la sua cultura e religione non è giustificabile. Le parole di Shakespeare risuoneranno in teatro come le parole della Bibbia risuonano in chiesa e Shakespeare avrà la forza di un Dio.

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2024-03-12T12:31:56+00:00