INDIRE – Emilia Romagna 2023

ATER FONDAZIONE ha affidato a Casa dello Spettatore la conduzione della proposta formativa territoriale previsto per il corso di  organizzato da INDIRE “Teatro? Parliamone!”.

Il corso è stato diviso in due parti: la prima, in due moduli, nel contesto del progetto di formazione del pubblico La Calata BO-MO del 18 e 19 marzo 2023. La seconda prevista nell’autunno 2023 con due appuntamenti al Teatro Comunale Laura Betti di Casalecchio di Reno con il seguente calendario:

  • sabato 30 settembre:
    dalle ore 09.30 alle ore 11.30 presso il Teatro Comunale Laura Betti di Casalecchio di Reno. Introduzione del percorso formativo di didattica della visione legato allo spettacolo Cammelli a Barbiana e dedicato al centenario della nascita di Don Milani educatore e prete la cui esperienza didattica è stata rivolta ai bambini poveri nella disagiata e isolata scuola di Barbiana, nella canonica della chiesa di Sant’Andrea, in Toscana.
  • martedì 5 dicembre:
    dalle ore 09.00 alle ore 11.00 – Prima della visione: premesse culturali e metodologiche della Didattica della visione.
    dalle ore 11.00 alle ore 13.00 – Visione dello spettacolo “Cammelli a Barbiana” di e con Luigi D’Elia
    dalle ore 15.00 alle ore 17.00 – Dopo la visione: per una rielaborazione condivisa.

A garantire e mediare l’incontro tra teatro e pubblico delle nuove generazioni è soprattutto la scuola. L’insegnante che si assume la responsabilità di portare a teatro le proprie classi nella prospettiva di fare un’esperienza didattica significativa, è destinatario privilegiato della formazione alla visione. Come tutte le cose che si acquisiscono, anche imparare ad essere spettatori fa parte di un processo di apprendimento che deve passare per alcune tappe: una vera e propria “didattica”, capace di creare il terreno adatto ad accogliere l’esperienza del vedere insieme, dal vivo. Tale pratica ha l’occasione di essere integrata e valorizzata all’interno del piano formativo scolastico, arricchendolo. La Didattica della Visione* è un’attività mirata, quindi, a costruire consapevolezza e ad attivare conoscenze e spunti di riflessione: una serie di azioni per rendere autonomo lo spettatore e radicare in esso l’interesse per il teatro, restituendo dignità e senso al ruolo primario del pubblico: vedere.

“Per didattica della visione s’intende quell’insieme di procedimenti e tecniche finalizzate alla formazione intenzionale dello spettatore teatrale. Nell’ottica di una didattica della visione, lo spettacolo, se vuole essere tappa intenzionale della formazione dello spettatore, deve diventare epicentro di una piccola o grande unità didattica, essere di riferimento di un prima e di un dopo e anche, se si vuole, di una serie di sviluppi. Vedere uno spettacolo, a tutti i livelli di età, è un’esperienza nella quale il bagaglio di attese e conoscenze con cui la si affronta è parte essenziale del risultato di fruizione che se ne ha (…) La didattica della visione mira in prima istanza a creare le basi perché il teatro sia compreso e amato nelle sue caratteristiche specifiche (…)
Giorgio Testa, fondatore di Casa dello Spettatore, 2005

LO SPETTACOLO

Cammelli a Barbiana – Don Lorenzo Milani e la sua scuola

di Francesco Niccolini e Luigi D’Elia, con Luigi D’Elia, regia di Fabrizio Saccomanno

La storia di Lorenzo, prete, maestro e uomo, di una scuola nei boschi, dove si fa lezione tra i prati e lungo i fiumi, senza lavagna, senza banchi, senza primo della classe e soprattutto senza somari né bocciati. Un racconto duro, amaro, ma allo stesso tempo intessuto di tenerezza per quel miracolo irripetibile che è stato Barbiana, e con tutta la sorpresa negli occhi di quei ragazzi dimenticati che, un giorno, videro un cammello volare sulle loro teste.

 ‘’Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada. ‘’(Matteo 10,32-11,5)

Un ragazzo ricco, sorridente e pure bello. In lotta con la scuola e la sua famiglia. I domestici di casa lo chiamano “signorino”, e a lui non va giù. Ma è un figlio di papà che mentre i ragazzi della sua età vanno a combattere per Mussolini, studia da pittore. Eppure, sotto le bombe dell’estate del ‘43 lascia la sua bella e comoda vita per farsi prete, senza immaginare che da lì a una decina d’anni verrà esiliato in mezzo ai boschi dell’Appenino toscano dalla sua stessa Chiesa. Ma proprio lassù questo ragazzo ricco, sorridente e pure bello darà vita – con pochi ragazzi di mezza montagna – al miracolo della Scuola di Barbiana, diventando il maestro più rivoluzionario, dinamitardo e rompicoglioni del dopoguerra italiano: don Lorenzo Milani. La storia di Lorenzo, prete, maestro e uomo, è scritta a quattro mani da Francesco Niccolini e Luigi D’Elia, un racconto che parla agli adulti dopo tante narrazioni premiate tra i migliori lavori del teatro ragazzi italiano negli ultimi anni. Una storia dove Luigi D’Elia, un artigiano della narrazione e un educatore ambientale, ci regala un racconto a mani nude, senza costumi e senza scena, un racconto duro, amaro, ma allo stesso tempo intessuto di tenerezza per quel miracolo irripetibile che è stato Barbiana.

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2024-03-19T17:10:21+00:00